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GIOVEDÌ 15 MARZO

SALA GRANDE – PROGRAMMA

Giovedì 15 – mattina h. 10.00 – 13.00

Malagne, la Gallo-Romaine
Malagne gallo-romana
Nazione: Belgio – Regia: Philippe Axell – Durata: 18’ – Anno di produzione: 2014 – Produzione: Axellcom a.s.b.l. – Consulenza scientifica: Françoise Fontaine, Raphaël Nys

Lingua: italiano
L’Archeopark di Malagne è sorto intorno ai resti di un’imponente villa gallo-romana ed è impegnato nella rievocazione del passato. Ecco che dopo anni di studio, le terme di Malagne sono state ricostruite e “restituite” dal computer…

Deep time crabs – I granchi fossili del Vicentino
Nazione: Italia – Regia: Marcello Peres e Nicola Tagliabue – Durata: 25’ – Anno di produzione: 2018 – Produzione: Heracles Archaeology – Consulenza scientifica: Andrea Checchi e Claudio Beschin

Lingua: italiano
Ideato e promosso dagli “Amici del Museo Zannato” di Montecchio Maggiore, il film documenta le attività di ricerca pulizia e studio che il gruppo di studiosi svolge da anni con lo scopo di salvaguardare e valorizzare il patrimonio paleontologico, soprattutto carcinologico, del territorio vicentino. Una immersione del tutto inedita in un mondo acquatico che non esiste più.

Sos Nuragicos
Nazione: Italia – Regia: Ennio Cosma Solinas (Alienie) – Durata: 35’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Ennio Cosma Solinas (Alienie) – Consulenza scientifica: Nadia Canu, Enrico Contini, Lucia Sechi, Pinuccia Sanna, Maria Pina Muroni, Maria Antioca Onida, Maria Grazia Cherchi, Elisa Loi

Lingua: sardo – Sottotitoli: italiano
Documentario sulla civiltà nuragica in Sardegna, interpretato dagli alunni delle scuole elementari di Bonorva. La ricostruzione approssimativa della vita nuragica è realizzata interamente presso il Nuraghe di Santu Antine di Torralba (Sa). Il film è diviso in capitoli a seconda dei ruoli che gli uomini di quel periodo svolgevano per portare avanti la loro società, i riti e le abitudini.

Les statues bougent à Alexandrie
Le statue di Alessandria si muovono
Nazione: Egitto – Regia: Raymond Collet – Durata: 35’ – Anno di produzione: 2016 – Produzione: Centre d’Etudes Alexandrines – Consulenza scientifica: Jean-Yves Empereur

Lingua: italiano
Ad Alessandria le statue si muovono. E anche gli obelischi… I Tolemei, che hanno governato l’Egitto in età ellenistica, le hanno fatte scolpire per decorare la loro nuova capitale. In seguito, queste pietre millenarie hanno viaggiato fino a Roma, Londra e New York, dove si trovano attualmente. In età moderna sono state commissionate statue in marmo e in bronzo a Parigi e ad Atene per decorare le piazze di Alessandria. Anche queste statue sono comparse, scomparse e riapparse nel corso della storia della città.

Ercole Contu e la scoperta della Tomba dei Vasi tetrapodi
Nazione: Italia – Regia: Andrea Fenu – Durata: 19′ – Anno di produzione: 2016/2017 – Produzione: Associazione Culturale Archeofoto Sardegna – Consulenza scientifica: Nadia Canu

Lingua: italiano
Nel 1959, ad Alghero, dopo 5000 anni di oblìo, l’archeologo Ercole Contu riportò alla luce una delle sepolture neolitiche più importanti del bacino del mediterraneo. A 60 anni dalla scoperta, nell’estate del 2016 l’ultra novantenne archeologo è ritornato nel sito per raccontarci la sua straordinaria avventura: un racconto ricco di storia e di emozioni, dal quale è nato questo documento da condividere con tutti. Ercole Contu ci ha lasciati lo scorso 7 gennaio 2018. Avrebbe compiuto 94 anni il 18 gennaio.

 

Giovedì 15 – pomeriggio h. 15.00 – 19.00

Bajo la duna
Sotto la sabbia
Nazione: Spagna – Regia: Domingo Mancheño Sagrario – Durata: 50’ – Anno di produzione: 2016 – Produzione: Palearctic Films – Consulenza scientifica: Ramón Corzo Sánchez

Lingua: italiano
La scoperta di alcuni disegni sulle pareti di una caverna vicino allo Stretto di Gibilterra ci parla di antiche colonizzazioni e della più importante città fenicia d’Occidente: Gadir. “Sotto la sabbia” riguarda alcune di queste scoperte, soprattutto il ritrovamento sorprendente dei sarcofagi fenici di Sidone. Gli archeologi ci parlano dei reperti riemersi dopo 3000 anni, delle circostanze dei ritrovamenti, delle curiosità e della loro importanza storica.

Uma História com 29000 anos: recriação imaginada do enterramento do Menino do Lapedo
La sepoltura del Bambino di Lapedo 29000 anni fa: una ricostruzione ideale
Nazione: Portogallo – Regia: Diogo Vilhena – Durata: 5’ – Anno di produzione: 2015 – Produzione: Museu de Leiria/Arqueohoje, Lda – Consulenza scientifica: Ana Cristina Araújo, Ana Maria Costa

Lingua: portoghese – Sottotitoli: inglese
29000 anni fa un bambino fu sepolto presso Abrigo do Lagar Velho – Lapedo nella regione di Leiria, avvolto in un sudario tinto di ocra rossa, con un rituale attento e complesso. Nel film ricostruisce il rituale e il contesto, così come è emerso durante lo scavo archeologico e attraverso le analisi condotte sullo scheletro, di quella che può considerarsi una delle scoperte più importanti per la conoscenza del processo evolutivo umano.

La casa dei dirigibili. L’Hangar di Augusta tra passato e presente
Nazione: Italia – Regia: Lorenzo Daniele – Durata: 45’ – Anno di produzione: 2016, riedizione 2018 – Produzione: Fine Art Produzioni srl e Alzati Augusta Ass. Culturale – Consulenza scientifica: Ilario Saccomanno, Antonello Forestiere

Lingua: italiano – Sottotitoli: inglese
L’Hangar per dirigibili di Augusta è un monumento di archeologia industriale unico nel panorama architettonico internazionale. Tra i primi edifici in Italia realizzati interamente in cemento armato, la sua costruzione cominciò per esigenze militari nel 1917 e si concluse nel 1920, quando la Prima Guerra Mondiale era ormai terminata e l’utilizzo dell’aerostato per fini bellici era stato sostituito dall’idrovolante. 

Marly, le château disparu du Roi Soleil
Marly, il castello scomparso del Re Sole
Nazione: Francia – Regia: Laurent Marmol, Frédéric Lossignol – Durata: 52’ – Anno di produzione: 2015 – Produzione: Gedeon Programmes, Stéphane Milliere, Corine Janin, Histoire – Consulenza scientifica: Annick Heitzmann, Bruno Bentz

Lingua: italiano
Scavi archeologici effettuati nel 2015 nella tenuta di Marly, vicino a Versailles, hanno rivelato novità sulla storia di questa meraviglia architettonica. La residenza era il rifugio di Luigi XIV quando voleva trascorrere un po’ di tempo con la sua famiglia e i suoi amici, lontano dalla pompa di Versailles. A 300 anni dalla sua morte, questi scavi sono un’opportunità per scoprire la storia di questa residenza dall’architettura unica e per ripercorrere la vita privata del Re Sole.

Enquêtes en eaux profondes – Le naufrage du Francesco Crispi
Indagini in profondità – Il naufragio del Francesco Crispi
Nazione: Francia – Regia: Guilain Depardieu, Frédéric Lossignol – Durata: 26’ – Anno di produzione: 2017

Lingua: italiano
Aprile 1943. Il “Francesco Crispi”, un piroscafo di 7600 tonnellate, nave ammiraglia dei mercantili italiani, riconvertito dalla Marina militare, lasciò Genova per raggiungere la Corsica. A bordo c’erano armi, munizioni e soprattutto un’unità militare di 1300 uomini. Lungo la rotta, il Crispi incrociò il sottomarino britannico HSM Saracen, che sganciò due missili. Lo affondò in pochi minuti. Più di 900 uomini persero la vita. Nonostante numerosi studi, il relitto della nave non è stato mai trovato…

 

Giovedì 15  – sera h. 20.45 – 23.00

La tombe de Gengis Khan, le secret dévoilé
La tomba di Gengis Khan,  il segreto svelato
Nazione: Francia – Regia: Cédric Robion – Durata: 90’ – Anno di produzione: 2016 – Produzione: Blanche Guichou / AGAT Films & Cie – Consulenza scientifica: Pierre – Henri Giscard

Lingua: italiano – Sottotitoli: inglese
Sin dal XIII secolo, generazioni di esploratori, scienziati e storici sono stati affascinati dal mistero archeologico della tomba di Gengis Khan, nascosta da qualche parte in Mongolia. Otto secoli dopo la sua morte, un team francese ha iniziato a studiare antichi testi segreti per scoprire le tracce dell’imperatore mongolo. Tutti gli indizi indicano una zona sacra in cui è vietato l’accesso ma il professor Giscard è stato in grado di penetrarla con un gruppo di scienziati per condurre un’indagine straordinaria. 

Enquêtes en eaux profondes – On a plongè sur la Lune
Indagini in profondità – Ci siamo immersi nella Luna
Nazione: Francia – Regia: Guilain Depardieu, Frédéric Lossignol – Durata: 26’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Gedeon Programmes, Stphane Milliere, Thibaut Martin – Consulenza scientifica: Michel L’Hour

Lingua: italiano
Nel luglio 1664, la “Luna”, una nave lunga 40 metri, naufraga vicino al porto di Tolone, portando a picco centinaia di marinai, un reggimento di fanteria e un carico di armi, vasellame e oggetti personali. A bordo dell’imbarcazione del team di ricerca, vivrete minuto per minuto una missione eccezionale, che si avvale di 3 robot costruiti per prelevare reperti a grande profondità. Riusciranno i robot a portare a termine la loro missione? In quale stato saranno gli oggetti recuperati dopo più di 350 anni sott’acqua?

Photographier l’invisible
Fotografare l’invisibile
Nazione: Egitto – Regia: Raymond Collet – Durata: 13’ – Anno di produzione: 2012 – Produzione: Centre d’Etudes Alexandrines – Consulenza scientifica: Jean-Yves Empereur

Lingua: italiano
La ricerca dell’invisibile interessa anche gli archeologi. Fotografie di oggetti, tombe, sarcofagi, mummie, lasciano intendere che sono andati persi alcuni elementi pittorici. D’altra parte, alcune tecniche di ripresa e di trattamento delle immagini permettono di rendere visibili tracce scomparse da secoli. André Pelle, ingegnere del CNRS, illustra questa avventura e ci porta ai confini dell’invisibile, tra l’archeologia, la fisica, e l’arte.


SALA PICCOLA – PROGRAMMA
Original sound e Sezione speciale

Giovedì 15 – mattina h. 10.00

Doba Bronzová (The Bronze Age)
Età del Bronzo
Nazione: Slovacchia – Regia: Stanislav Manca – Durata: 90’ – Anno di produzione: 2016 – Produzione: Civig organisation Ars Arete – Consulenza scientifica: Jozef Bátora, Peter Tóth, Mária Hajnalová, Pavol Jelínek, Bibiana Hromadová, Michael Schultz, Jan Nováček, M.A. Kristina Scheelen

Lingua: inglese
Qual era la vita al tempo della tarda Età del Bronzo nel territorio slovacco? Quali erano i valori che questa gente preferiva, come vivevano e che lavori facevano, come si vestivano e abbellivano, che tipo di case abitavano, cosa mangiavano e cosa producevano? Per rispondere a tali domande è stato girato un documentario diviso in tre parti, basato sulle ricerche di una squadra internazionale di archeologi: “La scoperta dell’insediamento preistorico”, “Artigianato” e “Vita spirituale e rituali”.

Didyma – The sanctuary in ancient times
Didyma – iIl santuario nell’antichità
Nazione: Germania – Regia: Gerhard Lampe – Durata: 44’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Halle Institut of Media – Consulenza scientifica: Helga Bumke, Andreas Furtwängler

Lingua: tedesco
L’équipe del prof. Helga Bumke sta proseguendo le indagini a Didyma, al di fuori dell’enorme santuario di Apollo, alla ricerca di altre grandi costruzioni, ovvero un teatro e un santuario dedicato ad Artemide, sorella gemella di Apollo. Le indagini porteranno Bumke a scoprire quegli importanti edifici culturali fornendo nuove informazioni sui culti antichi.

Tesori sepolti – Storia di un cantiere lungo 1500 anni
Nazione: Italia – Regia: Omar Pesenti – Durata: 40’ – Anno di produzione: 2015 – Produzione: Nicola Salvi, Elisabetta Sola, Officina della Comunicazione Srl – Consulenza scientifica: Giuliano Zanchi

Lingua: italiano
Nel 2001 durante i lavori di manutenzione in una cattedrale emerge una inaspettata meraviglia: un’iconostasi del V sec. d.C. Sotto quelle piastrelle erano infatti nascosti tesori dall’inestimabile valore archeologico. Il film racconta i ritrovamenti, le scelte difficili che hanno portato alla creazione di un sito museale dall’assoluto fascino; e parla di un decennio di passioni speso per restituire al mondo un patrimonio destinato altrimenti a rimanere sepolto per sempre.

Del Museo di Palermo e del suo avvenire
Nazione: Italia – Regia: Davide Gambino – Durata: 12’ – Anno di produzione: 2016 – Produzione: Museo Salinas – Consulenza scientifica: Francesca Spatafora

Lingua: italiano – Sottotitoli: inglese
Un racconto tra passato, presente e futuro attraversando materiali di repertorio, il cantiere di rinnovo dello spazio museale e le collezioni di uno dei più prestigiosi musei archeologici italiani, il Museo archeologicoAntonino Salinas di Palermo. I brevi testi estratti dal racconto autobiografico di Antonino Salinas arricchiscono l’andamento narrativo conferendo una dimensione da narratore all’archeologo palermitano, la cui autobiografia si mescola alla realtà museale odierna.

 

Giovedì 15 – pomeriggio 14.00

Life – La vita del parco di Molentargius
Nazione: Italia – Regia: Davide Melis – Durata: 33’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Karel Società Cooperativa – Consulenza scientifica: Laura Durante, Luisanna Massa

Lingua: italiano
Il docufilm racconta la vita del parco di Molentargius Saline di Cagliari. Con l’utilizzo di un espediente narrativo di fiction, un giovane ricercatore incaricato di sorvegliare la nidificazione dei fenicotteri rosa, si racconta il delicato ecosistema rappresentato da una delle zone umide più importanti del Mediterraneo.

Hoson zes (While you live)
Nazione: Grecia – Regia: Collective work – Durata: 24’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Association of Greek Archaeologists – Consulenza scientifica: Stelios Psaroudakis, University of Athens

Lingua: greco – Sottotitoli: inglese
Una canzone incisa su una pietra tombale, un inno alla vita, è il filo conduttore che porta all’esplorazione della musica antica greca attraverso una ricerca scientifica, ritrovamenti archeologici e un confronto con la musica contemporanea. Archeomusicisti, restauratori, liutai e musicisti da Grecia, Austria, Spagna e Cina mostrano l’importanza universale e senza tempo del messaggio che quell’antica canzone comunica ancora oggi.

Mont Saint-Michel, le labyrinthe de l’Archange
Mont Saint-Michel, il labirinto dell’Arcangelo
Nazione: Francia – Regia: Marc Jampolsky – Durata: 90’ – Anno di produzione: 2017 – Produzione: Gedeon Programmes, Stéphane Milliere, Corine Janin

Lingua: francese
A un primo sguardo, Mont Saint Michel suscita una domanda: come è possibile che un semplice isolotto di granito, popolato da alcuni eremiti, in un luogo che sembra alla fine del mondo, abbia attraversato i secoli per diventare un monumento unico e attrarre milioni di visitatori? Come è possibile che questo scoglio ai confini della Normandia e della Bretagna, della Francia e dell’Inghilterra, alla mercé di fulmini, tempeste, terremoti, sia diventato un luogo strategico dove si annodano e si risolvono i complotti della Storia?